Jazle - il festival jazz del salento

MICHAEL ROSEN Quartet

Michael Rosen, sax tenore e soprano; Paolo Birro, piano; Ares Tavolazzi, contrabbasso; Fabrizio Sferra, batteria

Lecce, Teatro Paisiello, 24 ottobre 2007

Michael Rosen quartet a Lecce il 24 ottobre 2007 al Teatro PaisielloLa classe cristallina di quattro maestri del jazz italiano nella presentazione ufficiale di "Unquiet Silencies", una avventura discografica riuscitissima.
La scrittura di Rosen raggiunge i suoi massimi livelli, creando un songbook raffinato e di rara suggestione.
I sassofoni –tenore e soprattutto soprano- del leader si affrancano dalle inevitabili influenze postcoltraniane, raggiungendo uno stile personale e un lirismo che permea tutte le composizioni.
Il raffinato pianismo di Paolo Birro si pone sulle stesse coordinate espressive; e la strepitosa tavolozza timbrico-improvvisativa di Ares Tavolazzi si esprime ai massimi livelli, grazie alla suggestione che la musica di Rosen deve avergli donato.
Il valore aggiunto all’opera è senza dubbio il drumming sottile ma energico di Fabrizio Sferra.
Il tutto, parafrasando il brano introduttivo del disco, in un’atmosfera di “un film italiano”.

ALAN MICHAEL ROSEN.
Sassofonista tenore e soprano, nato nel 1963 ad Ithaca, nello stato di New York, si diploma Magna Cum Laude al Berklee di Boston. Nel 1987 si stabilisce in Italia, dove riscuote grande successo sia nelle sue performance dal vivo, sia in studio di registrazione. Durante la sua permanenza nella scena musicale europea, incide praticamente per tutti i principali artisti italiani, da Enrico Rava e Franco D'Andrea, a Roberto Gatto e Franco Ambrosetti. Sempre attivissimo nella scena jazz europea, si esibisce inoltre con numerosi musicisti americani di calibro internazionale, tra quali Jim Hall, Peter Erskine, Mike Stern e Kenny Wheeler. Anche in ambito pop il suo sax è richiestissimo: in pochi anni possiamo infatti trovarlo in più di 65 album di artisti come Mina, Celentano, Concato, Bennato, Rossana Casale, Amii Stewart, Renato Zero.

PAOLO BIRRO.
Dopo il Diploma di pianoforte conseguito presso il Conservatorio di Vicenza nel 1987 sotto la guida del m. Carlo Mazzoli con il massimo dei voti , la lode e la menzione d’onore, si dedica completamente al linguaggio jazzistico, affrontato prevalentemente da autodidatta ma fortemente influenzato da alcune masterclasses tenute da Franco D’Andrea. Nel 1996 dopo la pubblicazione del primo album in trio “Fair Play” è nominato Miglior Nuovo Talento nel referendum indetto dalla rivista Musica Jazz. Nella veste di sideman ha suonato, fra gli altri, a fianco di L.Konitz, J.Griffin, B.De Franco, E.Rava ed è presente regolarmente nei gruppi di alcuni fra i migliori jazzisti italiani come P.Tonolo, M. Negri, C.Fasoli. Come leader ha realizzato numerosi dischi in trio, duo e piano solo. Svolge anche un’intensa attività didattica: insegna jazz al Conservatorio di Vicenza, ai Civici Corsi di Jazz a Milano, ai Seminari internazionali di perfezionamento di Siena
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ARES TAVOLAZZI.
Studia violoncello e contrabbasso al Conservatorio di Ferrara. Inizia la carriera di bassista nel gruppo The Pleasure Machine. Dal 1973 al 1983 è membro del gruppo storico d'avanguardia AREA: insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli e Giulio Capiozzo registra oltre 10 LP e partecipa a numerose manifestazioni anche internazionali. Nel medesimo periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l'ambiente jazzistico di New York. Continua in quegli anni l'attività di session man, suonando in alcuni dischi di artisti quali: Mina, Eugenio Finardi, Paolo Conte, Vinicio Capossela e continuando (anche dal vivo a partire dal 1982) la collaborazione con Francesco Guccini. Nel 1982 partecipa al tour italiano dell'orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo. Per tre anni consecutivi (dal 1984 al 1986) è primo in una speciale classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 vince il premio A. Willaert come migliore musicista dell'anno. Dal 1990 ad oggi collabora in concerti live e registrazioni discografiche con numerosi musicisti italiani e stranieri, tra i quali: Sal Nistico, Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Mau Mau, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Franco D'Andrea, Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Mike Melillo, Ray Mantilla, Carlo Atti, Paolo Fresu, Tino Tracanna, Gianni Basso, Gianluca Petrella e molti altri. Collabora negli anni a diversi lavori teatrali componendo e suonando dal vivo (di recente Ruth e Il Cantico dei Cantici per la Fondazione Teatro di Pontedera). Ha tenuto seminari sull'improvvisazione in tutta Italia, insegnando anche a in scuole jazz di Milano, Bologna, Ferrara, Rovereto.

FABRIZIO SFERRA.
N
ato a Roma nel 1959. Inizia l'attività di batterista jazz sul finire degli anni '70 e si afferma man mano sulla scena nazionale collaborando con prestigiosi musicisti italiani e stranieri, fra i quali: Enrico Pieranunzi, Massimo Urbani, Antonello Salis, Maurizio Giammarco, Pietro Tonolo, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Chet Baker, Lee Konitz, Mal Waldron, Joe Pass, Jhonny Griffin, Kenny Wheeler, Toots Thielemans, Paul Bley.
Significativa l'esperienza dal 1983 al 1992 con il pianista Enrico Pieranunzi ed il contrabbassista Enzo Pietropaoli; il loro "Space Jazz Trio" si aggiudica fra l'altro, nell'88 e nell'89, i referendum della critica indetti dalla rivista "Musica Jazz", rispettivamente come miglior disco e migliore formazione dell'anno.
A distanza di dieci anni, nel '98 e nel '99, gli stessi referendum vanno al "Doctor 3", trio creato da Sferra nel '97, con Danilo Rea al piano e lo stesso Pietropaoli al basso, gruppo tuttora attivo e che fra l'altro, nel gennaio del 2001, rappresenta il jazz italiano nella storica "Town Hall" di New York. In più di due decenni di attività sono molti i festival internazionali ai quali prende parte: Umbria Jazz, Clusone, Ravenna, Roma, Berlino, Francoforte, Colonia, Madrid, Cophenaghen, Nantes, Singapore, Nuova Dhely, Pechino, Chicago.
Progetti stabili attualmente, oltre al Doctor 3, sono: il "Trio Battaglia - Dalla Porta - Sferra", il quartetto "Changes" con Stefano Battaglia, Emanuele Cisi e Piero Leveratto, il quartetto di Maurizio Giammarco e Phil Markowitz, sempre con Leveratto, e, dello stesso Giammarco, il quintetto "Megatones". Svolge attività didattica sul territorio nazionale con seminari e clinics, collaborando, fra l'altro, con la scuola di Siena Jazz, con la S.Louis Music Academy e con l'Accademia Romana di Musica.

 

 

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