Jazle - il festival jazz del salento

KEVIN HAYS Trio

Kevin Hays, piano; Doug Weiss, contrabbasso; Bill Stewart, batteria.

Lecce, Teatro Paisiello, 18 gennaio 2007

Kevin Hays  trio a Lecce il 18 gennaio 2007 per la ottava edizione di JAZLEIl trio di Kevin Hays riunisce tre dei più brillanti musicisti attivi sulla scena jazzistica internazionale.
Kevin Hays, classe 1968, può già vantare una carriera di tutto rispetto che lo ha visto sin da giovanissimo al fianco di grandi musicisti, a partire dal suo esordio professionale all'età di diciassette anni nel gruppo di Nick Brignola, proseguendo in seguito con le collaborazioni illustri con musicisti come George Coleman, Benny Golson, Roy Haynes, Joe Henderson, Joshua Redman, Sonny Rollins, John Scofield e Al Foster. Oltre a tutto questo Kevin Hays è anche da tempo uno dei musicisti di punta della nuova scena internazionale, avendo suonato e inciso con il quartetto di Chris Potter, con Scott Colley e Brian Blade. La classe innata che gli è propria e questo insieme di esperienze davvero impressionante per un musicista non ancora quarantenne hanno contribuito a distillare uno stile molto personale, i cui elementi distintivi sono una straordinaria sensibilità armonica e un senso ritmico di rara efficacia, uniti a sonorità brillante e ricercata. Pianista in possesso di tecnica e competenza jazzistica eccellenti che gli consentono di esprimersi compiutamente in qualsiasi contesto, Kevin è anche uno dei maestri nell'arte di creare delle risonanze speciali grazie a uno spiccato talento nell'elaborare voicings inediti nel corso delle sue re-invenzioni armoniche, accanto alla capacità di creare un sound avvolgente e cangiante, costituito da più strati ritmico armonici da lui di volta in volta sovrapposti e riordinati, finalizzando sempre questa grande sapienza tecnica verso un esito di integra espressività artistica che sa essere essenziale e coinvolgente.
Doug Weiss. Nato a Chicago nel 1965, stimolato dall'ambiente familiare inizia a suonare il piano all'età di cinque anni, passando al contrabbasso all'età di dieci anni. Durante la sua formazione ha modo di suonare con la Chicago Youth Symphony Orchestra, e di iniziare a suonare nelle sue prime scritture di jazz con il chitarrista Fareed Haque. Nel 1983 studia con Todd Coolman nell'ambito del Jazz Studies Program presso il William Patterson College, e nel 1985 riceve la Milt Hinton Scholarship, che gli consente di studiare privatamente con Rufus Reid. Doug Weiss è da qualche anno uno dei più apprezzati e richiesti giovani contrabbassisti, e ha collaborato e inciso tra gli altri con Toshiko Akiyoshi, Mose Allison, Marc Copland, Kenny Drew Jr, Al Foster, Billy Hart, Fred Hersch, Clifford Jordan, Lee Konitz e Joe Williams.
Bill Stewart, batterista e pianista, si è imposto sulla scena internazionale nei 5 anni trascorsi con la band di John Scofield tra il ‘90’ e il ’95. Autodidatta alla batteria, ha frequentato la University Of Northern Iowa e il Wayne College, dove ha studiato con Dave Samuels, Rufus Reid e Harold Mabern, e ha incontrato per la prima volta Joe Lovano. Nel periodo trascorso al college effettua le sue prime registrazioni, dapprima con il sassofonista Scott Kreitzer e in seguito incidendo due album col pianista Armen Donelian. Trasferitosi dopo gli studi a Brooklyn nel 1988, ha iniziato ad affermarsi sulla scena di New York, suonando in numerose jam sessions e iniziando ben presto a suonare con il Larry Goldings trio, completato da Peter Bernstein. A una jam session cui prende parte al club Augie’s viene notato da Maceo Parker, che lo invita a partecipare all’incisione del suo album “Roots Revisited”. In seguito entra a far parte del gruppo di John Scofield, dove incontra nuovamente il suo compagno di college Joe Lovano, il quale successivamente suonerà anche in entrambi i due dischi di Stewart da leader: “Think Before You Think”, per la giapponese Jazz City, in cui oltre a Lovano suonano Dave Holland al basso e Marc Copland al piano, e “Snide Remarks”, con Bill Carrothers al piano, Eddie Henderson alla tromba e Larry Grenadier al basso, con cui ha lungamente collaborato nel trio Pat Metheny. I brani di Stewart mettono in luce una sofisticata tecnica compositiva, definita da Lovano come quella di un “suonatore di melodie all’interno del concetto di ritmo”.Bill Stewart è un musicista di grande spessore e integrità artistica che può essere ormai considerato uno dei protagonisti dell'evoluzione della batteria jazz.

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Webmaster & Design Jazle Staff - Ultimo aggiornamento 12 novembre 2007